sabato 28 novembre 2009

GLI OMINI DI PIETRA

Continuiamo il viaggio in Val Sarentino... oggi andiamo agli Omini di Pietra (Stoanerne Mandlen).
Si trovano sulla cima del Monte Schöneck. I percorsi da fare per arrivarci sono molti, si può partire da Sarentino paese o dal Rifugio Sarentino (sopra i pascoli Auener), in ogni caso potete trovare tutte le indicazioni su una qualsiasi carta dei sentieri della Valle.
Partendo dal Rifugio, si comincia a camminare lungo una stradina che sale nel bosco e, in men che non si dica, ci porta ai pascoli alti e alla Auener Alm (Malga Auener), dove potete anche gustare uno di quei piatti che ho già passato in rassegna. Lasciando la malga sulla destra si continua a salire, su su finchè un cartello non vi dirà di girare a sinistra e comincerete ad intravedere dalla base del colle i famosi Omini... Quando arriverete a destinazione vi accoglierà una vista mozzafiato sulla Valle e le Dolomiti che vi fanno da sfondo, nonchè, dalla parte opposta, le prime cime della Val Venosta!
Gli Omini di Pietra sono favolosi... forme di sasso costruite nel tempo da pastori, viandanti e chissà chi altro...


Spesso questi cumuli di pietra vengono usati come punti di riferimento per i sentieri ma questi sono speciali e ce ne sono tantissimi. Già nel 1540 esistevano testimonianze scritte della loro esistenza: un giudice dell'epoca aveva accusato una donna di nome Barbara Pachler di aver partecipato a riti magici e stregonerie (ma va?! ^_^) proprio in quel luogo. Da allora intorno a queste pietre regna un alone di mistero! Probabilmente fu utilizzato anche in tempi più antichi come luogo sacro e di ritrovo, e le prime pietre non furono altro che dolmen sacri... ma nessuno lo sa con esattezza!

Barbara Pachler, famosa come la Strega di Sarentino (Pachler Zottl), esistette davvero! Si dice guidasse le altre streghe durante i sabba e spesso le portasse agli Omini di Pietra. In realtà era una povera donna di Sarentino... prima di morire bruciata sul rogo con l'accusa di stregoneria (1450) fu costretta, sotto tortura ovviamente, a confessare le cose più spaventose: che incontrava il diavolo sullo Sciliar e volava fin sul Reno in groppa ad un maiale, che riusciva a creare dal nulla i topi per distruggere i raccolti della valle e altre fantasiose capacità stregonesche. Ennesima testimonianza della stupidità umana...


In ogni caso la leggenda rimane e, per lo meno, gli Omini sono lì a ricordare anche Barbara Pachler!

2 commenti:

  1. Ehi! Ma io questi cumuli di pietra li ho visti anche in documentario...su Formentera...sigh!

    RispondiElimina
  2. Ma dai!! Potrebbe essere un dato a favore di Formentera...

    RispondiElimina