mercoledì 24 febbraio 2010

CANSIGLIO, NOSTRA SIGNORA

Ecco un'altro libro "assolutamente" da avere in libreria! Soprattutto per chi il Cansiglio lo conosce ma non l'ha mai capito... Per chi non si è mai posto certe domande e per chi se le è poste ma non ha ancora trovato nessuno con cui condividere, per chi ama la Terra e rincorre Antiche Sensazioni. Fili invisibili collegano posti, situazioni ed esperienze apparentemente lontani... Chi ha il coraggio di aprire gli occhi, con la certezza di non trovare una risposta ma di mettersi in discussione? Per alcuni niente sembrerà più uguale e fine a se stesso...

CANSIGLIO, NOSTRA SIGNORA
Storie dell'Antica Foresta, dell'arido Altopiano, dell'alta Cima e di altri Monti Analoghi
di Toio de Savorgnani (Eurooffset Edizioni 2003)

La quarta: Fili sottili legano il Cansiglio a molte altre montagne, come se anche i monti fossero in grado di dialogare tra loro...
Cansiglio luogo generoso e materno che accoglie in se l'acqua delle piogge per regalarla alla pianura e che, al pari dell'acqua, è pervaso di spirito femminile, come aveva intuito la Serenissima Repubblica quando lo indicò con un nuovo nome: Cansseia. [...]
Siete sicuri di conoscere bene l'antica foresta? Essa era un tempo tanto temuta che è stata tutta circondata con croci ferree benedette affinchè i suoi invisibili e, a volte, terribili abitanti non venissero ad impaurire la gente dei paesi limitrofi...
[...] Così si viene a scoprire che il Cansiglio, per misteriosi motivi, ha avuto a che fare con il dramma del Vajont, ma anche con quello del Cermis. [...] Pensiamo davvero di conoscere l'antica foresta?

"Dedicato alle donne cimbre del Cansiglio
aspre e selvagge ma ugualmente dolci,
alla linea femminile da cui sono derivato
e dalla quale ho succhiato il latte
della diversità e dell'irequietezza."

L'assaggio: questa volta è stato particolarmente difficile scegliere un passaggio... L'intero libro è pregno di significati! Spero che assaggiarne una briciola vi faccia venire fame!! ^_^

"L'altra notte è arrivata l'Anduana blu affannata a chiedermi di salire subito perchè c'era il grande cervo in pericolo. Quando sono arrivata era già impagliato. Nel museo. (Maestoso nella vita. Muschiato nella morte). Troppo lento il tempo degli uomini rispetto a quello degli spiritelli. Cansiglio luogo di frontiera. [...] L'Anduana blu ora piange. A nulla è valso lo sforzo. E' prevalsa la
Le Gane di una delle fontane di Ortisei:
Soreghina, la Gana di Val dala Salieres,
la Malgara di Cuca e l'Usignolo del Sassolungo

malvagità degli uomini. L'Anduana mi guarda allibita di fronte alla vetrina dove c'è il grande cervo. Anch'io piango. Intoniamo un lamento di dolore. A poco a poco si uniscono le altre Anduane, la rossa, la verde, la gialla, la turchese, la viola, e poi arrivano i folletti, gli elfi. Proprio tutti, anche il Mazzariol. Lamento universale. La grande madre sgorga dalla tazza. Lamento di dolore. Si uniscono i faggi. Gli abeti. Le formiche. Tutta la foresta piange. Gocce umide. Umido dolore. Il grande cervo di risveglia e si unisce al suo dolore di morte. Ormai ha oltrepassato il tempo degli uomini. Il suo risveglio va oltre la tazza e oltre le porte dell'Ade" (di Serena Dal Borgo).

Appena potete andate/ritornate al museo forestale... come guarderete il Grande Cervo??

lunedì 22 febbraio 2010

PRATOPIAZZA

Ieri una compagnia di otto persone (pazzoidi!) e un cane, trascinato suo malgrado, hanno deciso di salire al rifugio Pratopiazza, ai piedi della Croda Rossa, partendo dalla famosissima località di Carbonin (Dobiacco). Essendo tutti della stessa natura folle si sono divertiti tantissimo, tanto quanto si sono sfiancati nella salita che sembrava non finire mai! Hanno affrontato il sole cocente delle alte quote e il buio nel bosco dopo il tramonto, la neve fresca e il ghiaccio... ma sono stati ricompensati da buona compagnia, cibo gustoso e panorami mozzafiato!!
Assolutamente da provare! ^_^

giovedì 18 febbraio 2010

I COLORI DEL VENTO

Il 2010 è stato dichiarato l'anno internazionale della biodiversità... Già! Stiamo cercando di far diventare questa nostra bella Terra un deserto sterile e senza vita... Non siamo ancora coi piedi completamente nella fossa e quindi per ora si agisce solo con le parole... Ritengo che l'uomo sia una specie essenzialmente molto stupida, non ha ancora capito che cosa gli è evolutivamente conveniente e che se continuerà così smetterà di esistere insieme a tutto il resto... è solo questione di tempo! Comunque... Chissà che le iniziative di quest'anno possano servire almeno a rendere cosciente qualche ingenuo in più (ma sono serviti l'anno della Montagna o l'anno dell'Acqua?! Mah!).
Smettendo di essere pedante ecco una canzone tratta dal cartone Disney di Pocahontas.. se gli adulti smettessero di catalogare sempre tutto e aprissero occhi e orecchie capirebbero che contiene grandi verità!

I COLORI DEL VENTO
Tu pensi che io sia una selvaggia
mentre tu hai girato il mondo e questo io lo so..
Ma dimmi allor perchè, se selvaggia chiami me
ci sono tante cose che non sai, tu non sai.
Tu credi che ogni cosa ti appartenga,
La Terra e ogni paese dove vai.
Ma sappi invece che ogni cosa al mondo
E' come te, ha uno spirito e ha un perchè.
Tu credi che sia giusto in questo mondo
Pensare e comportarsi come te,
Ma solo se difenderai la vita
Scoprirai le tante cose che non sai.
Hai sentito il lupo che ulula alla luna blu,
Che sai tu della lince che ne sai,
Sai cantare come cantan le montagne,
Pitturare con il vento i suoi color
Riscoprendo un po' d'amore nel tuo cuor.
Dai corri insieme a me nella foresta,
Fai entrare un po' di sole dentro te,
Vedrai che non c'è bene più prezioso
E così la ricchezza scoprirai.
Il fiume e i lampi sono miei fratelli,
E gli animali sono amici miei,
Insieme nel segreto della vita
In un cerchio che per sempre esisterà.
Chi sa la vita che cos'è,
Se la fermerai neanche tu saprai,
E non sentirai quel lupo e il suo pregare mai
Almeno fino a che non lo vorrai,
Non distinguere dal colore della pelle
E una vita in ogni cosa scoprirai,
E la Terra sembrerà
Solo terra finchè tu con il vento
Non dipingerai l'amor.


martedì 16 febbraio 2010

L'ALTOPIANO DEL RENON

Proseguiamo il viaggio... ormai sta per arrivare la primavera ma con un pò di nostalgia torno all'autunno, prima di puntare a nuove mete! Sorvoliamo l'Altopiano del Renon... uno dei tanti paesaggi incantati del Tirolo cui si può arrivare salendo dalla Val Sarentino.
Un trenino storico collega i paesini più importanti dell'altipiano... bisogna assolutamente provarlo per vedere il mondo da un punto di vista diverso e quasi antico! Su un tracciato di 12 km, la ferrovia collega il paesino di Collalbo con quello di Soprabolzano (in alcuni orari arriva fino a Maria Assunta).
Su tutto il territorio sono diffuse le cosidette "piramidi di terra"... meraviglie naturali costruite con la pazienza che solo l'acqua e la terra possono avere. Giganteschi massi di pietra o innocui sassolini proteggono ciscuna piramide e ne impediscono il disfacimento... Come non restare impressionati da tanto equilibrio?! Un sentiero tematico che parte da Soprabolzano permette, con un percorso ad anello di circa 3 ore, di raggiungere uno dei gruppi più belli di queste formazioni geologiche.
Lo stesso sentiero passa per quella che viene definita "La strada degli Imperatori", un'antichissima carrareccia usata fin dai tempi dei romani per valicare le Dolomiti... diventata poi una delle passaggiate preferite dai nobili bolzanini che d'estate fuggivano dal caldo opprimente della città. Si può salire alla Chiesetta di San Giorgio e Giacomo (del 1200 circa), posta su una piccola altura isolata, circondata dal bosco e contenente l'affresco di un Cristo in Mandorla.. ovvero un Cristo nascente/uscente da una vulva.. simbolo per eccellenza della Vita! Uno spiazzo piano e circolare posto proprio davanti all'ingresso e che guarda la valle è probabilmente un'altro ricordo dei riti che venivano condotti in quel luogo prima che qualcuno ci costruisse una chiesa cristiana... (Per visitare la chiesetta bisogna comunque chiedere la chiave all'ufficio turistico di Soprabolzano). Prima di tornare al paese da cui si è partiti si tocca l'abitato di Maria Assunta... un gioiellino incastonato tra pascoli e querce, dove si possono ammirare le grandi ville estive nobiliari.
Ciascun paesino dell'altopiano ha le sue bellezze e merita una visita, gli occhi non si stancano mai di assorbire la bellezza del paesaggio, legato indissolubilmente al lavoro della gente che è riuscita ad integrarsi. Segni di credenze e simboli antichi sono diffusi un pò ovunque... basta aprire gli occhi e imparare a vedere.

lunedì 15 febbraio 2010

MALINCONIA

Oggi è giornata di riposo e quindi mi posso permettere anche un pò di tempo in più!
Si... tempo per pensare purtroppo! Ecco l'ultimo pensiero della giornata prima di abbracciare finalmente la Notte ad occhi chiusi...

Cammino nello smarrimento del mare,
cammino nello smarrimento del cielo.
Non so chi sono nè dove vado.
Cammino nel vento pensando a cose passate,
a cose mai avute, a cose sognate.

Da "Ho incontrato la vita in un filo d'erba"


FROM THE APPENNINES

Beh... oggi si ritorna alla "normalità" dopo una settimana di full immersion nell'Appenino Tosco-Emiliano... tanto lavoro ma anche tanto divertimento. Rapporti esistenti si sono rinsaldati e nuovi rapporti sono stati creati... Un gruppo cui lasciare volentieri un pezzeto di sè!! Anche se poi si soffre di nostalgia....
Un'altra occasione in cui aleggia la presenza del Lupo...

Io sono il Lupo.
Io sono l'Attimo.
Impronte sulla neve fresca presto cancellate.
Io sono il Lupo, lo Spirito del Bosco.
L'Attimo...
Perchè quando corri nel vento non puoi essere che Vento...
Sono l'Ombra che scende leggera.
Sono il cacciatore e la preda.
Sono invisibile.
Sono uno e mille. Ed ululati nel vento...

Pensatemi come io penso voi...
Un forte abbraccio!

lunedì 1 febbraio 2010

IMBOLC

Imbolc è finalmente arrivato!! Si sente nell'aria che, nonostante il freddo, gli uccelli hanno voglia di cinguettare! Il Sole bambino cresce nonostante continuino i rigori dell'inverno... i Giorni della Merla sono passati e la Primavera si avvicina sempre di più. La Megera si sta trasformando nuovamente in Vergine e Madre, la Terra sta caricando tutta l'energia vitale che esploderà a primavera. Comincia la smania di pulizie, anche se ancora non rinunciamo al posto davanti al camino!
Questa è nuovamente una festa di rinascita, la festa dei serpenti e della Dea Brigit. Anticamente si diceva infatti: "La mattina del Giorno di Bride, il serpente uscirà dalla tana. Non molesterò il serpente, nè il serpente molesterà me".
I cristiani, nel tentativo fallito di eradicare il paganesimo, la chiamarono Candelora, la festa delle candele... il risveglio della Luce! Ma tutto torna...

Buon Imbolc a tutti!!